È caduta un’altra barriera: ora chiunque può accedere a DALL-E e commissionare a un sistema esperto (sorry, non è una intelligenza artificiale e neanche gli somiglia) disegni e fotografie realizzate a partire da una descrizione testuale (come vorrei una torta di frutta con sopra un pinguino disegnato da Picasso che ruota dentro un cerchio di fuoco viola).

Si tratta di materiali alieni, che vediamo apparire da un mondo diverso, immaginario, frutto delle elucubrazioni degli algoritmi di Dall-E (arrivato alla seconda versione) e completamente fiction anche dove mostri il massimo realismo.

(La via più veloce per provare la nuova tecnologia su Mac è DiffusionBee, gratis su GitHub e pronto da scaricare come immagine disco).

Il fatto che si possa fare lo stesso con il testo, sebbene in modo leggermente più complicato, attraverso Gpt-3, significa che sarebbe possibile creare una rivista illustrata di attualità non solo riempita di materiale inventato (praticamente equiparata a un qualunque organo di partito), ma anche non inventato da umani (per quanto da essi indirizzato e specificato).

Come sempre, le implicazioni per tutti e per ciascuno sono enormi, difficili da valutare compiutamente e, in modo ostinato, particolarmente equivalenti tra positivo e negativo. Se ci sono dubbi su come le tecnologie moderne possano essere usate bene o male pur restando sempre quelle, la cronaca di questo triennio dovrebbe averli fugati in abbondanza.

Dobbiamo sempre guardare alla necessità – la possibilità non basta proprio più – di adottare la tecnologia con l’intento preciso di crescere, nella conoscenza e nella consapevolezza, per fare cose che nessun’altra fascia di umanità in nessun altro snodo della storia ha avuto a disposizione.

Solo crescendo in conoscenza e consapevolezza possiamo infatti disporci adeguatamente a contrastare chi non vuole crescere e utilizza la tecnologia solo e unicamente per bieco profitto personale o per il gusto di distruggere vite di altri, a tutti i livelli.

Questo testo è scritto alla vecchia maniera. In futuro dovremo essere capaci di conservare il raziocinio necessario a evitare di leggere un testo analogo, ma scritto da Gpt-3, e dire ha ragione o ha torto, per non generare paradossi certo meno intricati di quelli temporali, ugualmente rovinosi.