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1 gen 2022 -

Un anno al grafene

Un segnale di serenità e ottimismo per affrontare questo nuovo anno.

Grazie a una cognata vanesia che si è presentata a un pranzo di famiglia pur sapendo di non essere del tutto sana, ho avuto il privilegio di entrare nell’elenco contatti stretti di un positivo.

Così la sede milanese della Agenzia per la Tutela della Sanità (credo) mi ha invitato a consultare una pagina apposita del loro sito.

Per accedere, mi hanno chiesto il codice fiscale. Significa che hanno una certa fiducia in me e che non lo hanno (misteriosamente, perché sui fascicoli sanitari, ma non stiamo a spaccare il capello).

Ho fornito il codice fiscale, ma non va bene. Il sito dice che è scorretto. Ovvero, sono convinti di avere il mio codice fiscale. Ma allora perché me lo chiedono?

Esco dalla fiction: ho un doppio nome. La cognata vanesia deve avermi inserito nell’elenco con un nome solo. Il loro supersoftware di gestione deriva automaticamente il codice fiscale dai dati a sua disposizione e, mancandogli un nome, ne genera uno sbagliato.

Allora ho composto il numero telefonico.

Ero solo il trentottesimo in coda, con un tempo di attesa garantito non superiore a un’ora e quattordici minuti.

I complottisti non si possono più sentire, ma questi fanno del loro meglio per impedirti anche di avere una conversazione. Sarà un effetto collaterale del grafene?

Per ora si può lasciare un commento dalla pagina apposita di Muut per QuickLoox. I commenti torneranno disponibili in calce ai post appena possibile.

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