Trasformazione digitale è uno dei termini di moda e difatti nessuno sa più che cavolo significhi.
Tuttavia c’è una cura semplice, intensa e piacevole: partecipare alla imminente Worldwide Newton Conference Online, 28 e 29 dicembre.
Hello Newtonians and Apple Newton enthusiasts!
— 🦎 Apple Newton Fan 🏴 (@AppleNewtonFan) December 15, 2021
We want invite you to join Worldwide Newton Conference 2021!
More details on the website ;)#wenc2021 #AppleNewton #applenewtonmessagepad #apple pic.twitter.com/HrDFs90eek
Uno spettacolo, gente che ha fegato e motivazione (gli si perdona anche il refuso in bella vista sulla pagina). Solo che, se si dedicassero, che so, al Vic-20, sarebbero dei semplici nostalgici. Bravi, simpatici, anche geniali, ma nostalgici.
Invece Newton, rivisto oggi, è una macchina del tempo parcheggiata per sbaglio in un’epoca troppo precedente. Quello che viviamo oggi, i cambiamenti epocali, l’evoluzione imprevista e le mille opportunità che ancora ci sfuggono e però arriveranno, era tutto lì dentro, in quello schermo verde, in quello stilo che serviva veramente, a differenza di tutti gli altri (Apple Pencil compresa).
Il mio iPad di prima generazione, che ha compiuto undici anni e ancora funziona senza problemi, con la batteria in forma, usato tutti i giorni dalle figlie, ovviamente non è più una macchina performante né aggiornata; eppure, con uno sforzo ragionevole, potrebbe ancora portare a termine diversi compiti lavorativi.
Lo stesso posso dire del mio Newton MessagePad 2100. Che però ne ha compiuti ventiquattro. E accidenti.
Newton sì, la trasformazione digitale l’ha annunciata, mostrata, incarnata. Da riscoprire, chi se lo fosse perso, per comprenderne il significato.
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