Si è chiusa da poco la Interactive Fiction Competition, con il risultato netto di mettere a disposizione settantuno avventure testuali create per la partecipazione alla gara.
Se nessuna di esse sarà capace di scatenare l’immaginazione di un lettore-giocatore come e più di qualsiasi sparatutto, più o meno di massa e più o meno online, sarà per mancanza di talento degli autori, non certo per la stanchezza della formula.
Un ipertesto interattivo ben congegnato batte qualsiasi altra forma di intrattenimento equivalente. E così continuerà a essere. Ciò che dorme nel nostro cervello e aspetta solo un catalizzatore è sempre superiore alla nostra capacità di espressione spontanea.
Vado a fare un giro nelle settantuno proposte.
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