Riga più riga meno, sono finalmente arrivato in fondo alla recensione di iOS e iPadOS versione 15 scritta da Federico Viticci su MacStories.
E ho compreso quanto mi manchi per usare a imparare iPad (o iPhone, per quello) a un livello veramente competitivo.
Le ventitré paginate di recensione (Ok, una di credits, una introduttiva…) trattano tutti gli aspetti rilevanti dell’aggiornamento, Focus, Promemoria, Comandi Rapidi, estensioni di Safari, widget, schermata home e quant’altro. Mi rendo conto che, pur lavorando metà del tempo con iPad, in pratica lo uso come o quasi come il suo primo fratello maggiore del 2010.
Questo è grave, perché significa lavorare come lavorano tutti; per fare un passo avanti è necessario riuscire a lavorare come non tutti. Viticci riesce a lavorare su iPad come nessun altro e, guarda caso, è un’autorità mondiale la cui conoscenza di questo argomento è sufficiente a garantire reddito per sé e per una piccola azienda, quella che ruota attorno a MacStories.
Certo serve il tempo per leggere ventitré pagine e poi per approfondire le cose più promettenti, che servono, che potrebbero servire.
Come mi sfotteva amichevolmente kOoLiNuS giorni fa, poi rischi di passare una giornata per non automatizzare una cosa che ti avrebbe chiesto cinque minuti a mano, o automatizzarla così male da rendere controproducente l’automatismo. Eppure la vista a breve mostra – giustamente – la difficoltà a trovare il tempo necessario per fare quelle cose in modo più producente, mentre fatichiamo a guardare in là a distanza sufficiente per vedere il beneficio.
Alla fine il lavoro è sempre questione di risolvere un problema per conto di una comunità. Più la soluzione è geniale, più diventi bravo e più la tua comunità ne beneficia.
Sotto con i widget e grazie a Robert Heinlin per l’ ispirazione.
Per ora si può lasciare un commento dalla pagina apposita di Muut per QuickLoox. I commenti torneranno disponibili in calce ai post appena possibile.