Ricordo come fosse ieri le letture su Apple che con il system-on-chip M1 chiudeva la piattaforma Mac e fondamentalmente eliminava la libertà di ciascuno di decidere che software fare girare sulla propria macchina.
Poi ho visto che cosa ha fatto Alyssa Rosenzweig, sviluppatrice Linux.
Bare metal Apple M1 Debian at 4K@60.
— Alyssa Rosenzweig (@alyssarzg) September 1, 2021
Display driver development, day #7.
A million thanks to @svenpeter42 for helping me tread water in the Linux kernel driver deep end and to @marcan42 for reverse-engineering the Apple display controller. pic.twitter.com/uuVtDXGTF2
Che Linux girasse su M1 era solo questione di tempo. Che questi Mac siano più chiusi dei precedenti è solo uno stereotipo che si è ascoltato decine di volte e finisce sempre per essere smentito.
Con un pizzico di cattiveria, penso anche a quelli per cui la libertà è dovuta. Con tutti i limiti dell’argomento, più si è capaci di esercitare la libertà, più si è liberi. La sola capacità di aspettare Rosenzweig è certo libertà, ma di un altro valore.
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