Si parte da Apple che minaccia la libertà e la riservatezza delle persone per la sua intenzione di inserire strumenti di verifica della presenza di foto valutate come pedopornografiche, tanto che vengono pubblicate lettere aperte firmate da liste chilometriche di associazioni per chiedere ad Apple di abbandonare i propri piani.
Si arriva a dichiarazioni filtrate dal processo Apple-Samsung, dove un dirigente di Apple parla di iCloud come la piattaforma più grande per distribuire materiale sessualmente abusivo per i minori.
La realtà non corrisponde mai perfettamente alla sua rappresentazione ed è necessario sempre un passo di analisi successivo. Senza approfondire quello che si è visto, letto, ascoltato, notato nei commenti, si può solo perpetuare una immagine alterata della realtà.
Oltretutto è in atto un’offensiva contro i linguaggi di comunicazione, per agganciarli a priori a una rappresentazione distorta della realtà, corrispondente a questo o a quello scopo ideologico, politico, moralistico eccetera.
Ieri leggevo del tentativo di sostituire allattamento al seno con allattamento al petto, perché evidentemente parlare di seno non è abbastanza inclusivo, qualsiasi cosa debba significare inclusivo.
NO. pic.twitter.com/B9AY3tY3Pr
— Hakudoshi (@curablefury) August 22, 2021
Viva la realtà aumentata, viva la realtà virtuale, ma la realtà alterata no. Va combattuta costantemente e l’unico modo vero per farlo è ampliare la propria conoscenza.
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