Il primo tempo della mia partita con il software per usare iPhone come webcam di Mac è durato poco.
Istigato da Fëarandil che su queste cose ne sa a montagne, ho abbandonato l’approccio poco maledetto e subito e ho cestinato EpocCam, adottato pochi giorni fa.
Nel secondo tempo schiero invece uno squadrone, nelle sembianze di OBS Studio su Mac e OBS Camera per iPhone.
Il tutto mi costa nove euro in più (ho chiesto il rimborso degli 8,99 ero di EpocCam e corrisposto 17,99 euro per OBS Camera) ma in cambio, invece che uno hack per avere la webcam virtuale su Mac, ho uno hack con intorno un sistema pazzesco per mettere a punto conferenze, presentazioni, trasmissioni dove il limite è dato solo dall’esperienza.
OBS Studio (che peraltro Fëarandil mi aveva già segnalato tempo addietro) è open source, multipiattaforma, con una quantità siderale di plugin per fare veramente la qualunque, fino alla manipolazione 3D delle finestre inserite nelle scene che sono l’unità di lavoro principale.
Devo ancora impratichirmi di brutto perché le possibilità a disposizione sono appunto infinite e non ho titoli per spiegare a puntino che cosa farci; rozzamente, inizio a dire che con OBS Studio si assemblano, appunto, scene contenenti quello che decidiamo di metterci: feed video, pagine web, schermate da applicazioni, audio, di tutto. Dopo di che si può andare in streaming con quella che è di fatto la regia di uno show virtuale, con la possibilità di registrare e fare una milionata di altre cose.
Sempre il losco figuro già menzionato mi ha accennato a BlackHole, un driver per audio virtuale, e OBS Ninja con cui si potrebbe benissimo mettere in piedi da soli un talk show fatto e finito, che aggiungono ulteriore sostanza al tutto.
Non penso che arriverò mai oltre il dieci percento di quello che OBS Studio può fare; arrivarci sarebbe un super salto di qualità. Per esempio, mi scervellavo su come inserire in modo elegante Web Captioner in certe presentazioni dove serve accessibilità. OBS Studio è una risposta precisa e micidiale nella sua efficacia.
Tutto software libero, poi, trasparente, aggiornato, documentato. Abbiamo anche problemi, chi lo nega, ma questa è un’epoca con aspetti prodigiosi.
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