Uno dei miei punti fermi è poter replicare i flussi di lavoro senza troppi problemi attraverso Mac, iPad e – in modo ragionevole – perfino su iPhone.
Su iPad e iPhone ho avuto finora un grosso tallone d’Achille: i file OpenDocument, usati per esempio da LibreOffice (ma anche, lato testo, da TextEdit: provare per credere). Riceverne uno su iPad, senza Mac a disposizione, era un grosso ostacolo. Sì, accesso remoto a Mac, apertura con LibreOffice, salvataggio in altro formato, invio a iPad… ma è scomodo, inelegante e non sempre fattibile.
Finalmente ho scovato OpenDocument Reader, app open source di un programmatore austriaco che si comporta bene come lettore di documenti e offre anche l’editing minimo per sistemare un refuso o compiere una piccola modifica.
Inizialmente diffidente, ho scaricato la versione Lite sostenuta dalla pubblicità. C’è un bannerino in alto di dimensioni più che ragionevoli e per il resto la app è pienamente fruibile.
Risolto il mio problema di visualizzazione file, soddisfatto ho curiosato su App Store per vedere quanto costasse la versione a pagamento, completamente uguale alla Lite tranne l’assenza di pubblicità.
Due euro e ventinove. Circa l’ottocentesima parte del valore totale del lavoro che sto svolgendo.
L’ho comprata subito e va a finire che gli lascio pure la recensione sullo Store.
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