Quando uscirà la versione di iOS che obbliga le app a chiedere il consenso per il tracciamento a fini pubblicitari da parte di chi le usa, Google non mostrerà la richiesta di consenso.
Perché le sue app smetteranno di raccogliere quei dati e la richiesta non sarà necessaria.
Google sta avvisando partner e sviluppatori che la mossa di Apple potrebbe causare diminuzioni nel fatturato delle app.
Apple sta avvisando le persone che il tracciamento della navigazione a scopo pubblicitario diventerà una questione trasparente e che le app potranno tracciare solo chi dà esplicitamente il proprio consenso.
Tim Cook ha definito la privacy una delle questioni fondamentali di questo secolo.
Google non è contenta, chiaramente. Ma, rispetto alla reazione scomposta di Facebook, che è arrivata a assegnarsi il ruolo di portavoce dell’interesse delle piccole imprese, giganteggia.
Sembra così facile. Chi naviga ha diritto a sapere che uso viene fatto dei dati che lasciasse lungo la via. Eppure si pone come una svolta di cui si parlerà molto a lungo.
Per ora si può lasciare un commento dalla pagina apposita di Muut per QuickLoox. I commenti torneranno disponibili in calce ai post appena possibile.