Sventato io che il 6 gennaio di un anno fa ho pubblicato un elenco di buoni propositi. Così mi tocca la verifica e persino a scuole ancora chiuse.
Voglio scrivere qui ogni giorno. Check. La quotidianità è stata ripristinata, a volte in leggero ritardo. Nessun giorno è andato perso. L’impegno viene evidentemente rinnovato. Ci tenevo a farcela, ci sono riuscito.
Voglio raggiungere un obiettivo preciso con il Terminale. Ehm. Ho fatto qualche progresso con emacs. Troppo poco. Insufficienza abissale, proposito traslato a questo 2021.
Voglio frequentare con regolarità Swift Playgrounds. Ottima partenza, poi mi sono arenato, con dei perché, sempre arenato però. Intelligente, ma non si applica. Insufficiente. Sono atteso al varco della programmazione della regola della mano destra per uscire dal labirinto.
Voglio diversificare le fonti di reddito. Buono. Si può sempre fare meglio, non tutto è andato come volevo, non va mai esattamente come si vuole. Però nel complesso è andato molto bene. Per questo 2021 la missione è consolidare i risultati raggiunti, fare bene e migliorare la gestione tra professione e famiglia che ancora presenta sovrapposizioni migliorabili. Non che la pandemia sia stata di aiuto. I risultati positivi sul lavoro influenzano quelli meno positivi sull’autoapprendimento: il tempo a disposizione nel secondo semestre è stato una frazione di quello nel primo. Constatazione, non scusa.
In totale un ottimo, un pessimo, un insufficiente, un buono. Come media siamo appena sopra la sufficienza; il dato della media pesata è più alto, alcune sfide contavano più di altre.
Per quest’anno? Confermate, migliorare, rientrare dai debiti di autoapprendimento, più papà quando serve fare il papà e professionista quando si lavora, per quelle volte in cui la situazione si è ingarbugliata.
Ancora una volta, leggo volentieri le pagelle altrui. Si parlava pure di pizza l’anno scorso, ma la situazione sanitaria ispira poco. Contiamo anche su miglioramenti indipendenti dalla nostra volontà.