Mi è venuto questo pensiero. Amo Editorial eppure ho praticamente smesso di usarlo per i suoi problemi ricorrenti di sincronizzazione con Dropbox e, in modo complementare, per la mancanza di sincronizzazione di iCloud. Al suo posto utilizzo Drafts, anche se non ho il pattern di utilizzo adeguato per abbonarmi e quindi lo tengo in modalità gratuita.
L’autore, Ole Zorn, ha già fatto sapere di non avere al momento intenzioni di aggiornare l’applicazione. È in un periodo di scarsa attenzione allo sviluppo, che si può permettere dal momento che Pythonista continua a vendersi su App Store e gli paga tuttora le bollette.
Vedo però che il campo inizia a popolarsi. Per esempio, nel creare uno script che gli elimina certe noie con l’amministrazione delle password su iOS, Dr. Drang ha iniziato a usare Pyto. La app è gratis in prova per tre giorni, poi costa 3,49 euro senza librerie esterne oppure 10,99 euro al massimo delle sue capacità.
Pythonista costa da subito 10,99 euro e non vede un aggiornamento da otto mesi.
Vuoi vedere, ho pensato, che Pyto pregiudica la redditività di Pythonista e che, per pagarsi le bollette, Zorn si rimette alla programmazione e magari dedica anche qualche attenzione a Editorial?
Pagherei un buon aggiornamento di Editorial senza battere ciglio e sono convinto che Zorn si rifarebbe rapidamente del tempo passato sulle migliorie.