Questa estate avrò imparato che, volendo coltivare la capacità di sviluppare automatismi per le mie macchine, devo tenerla in esercizio esattamente come c’è chi esce a correre tutte le mattine o annaffia l’orchidea con regolarità infallibile.
Dice bene Dr. Drang:
Risparmiare tempo non è la ragione principale per costruire un automatismo. La coerenza dei risultati vale almeno quanto il risparmio di tempo. E poi c’è la questione di tenere allenata la propria capacità. Spesso creo un’automazione con lo scopo di imparare una nuova tecnica o esercitarmi con una tecnica vecchia che non uso da tempo.
Doveva visitare alcuni piani di un grosso palazzo residenziale, in base a questi criteri:
- Si parte dal secondo piano.
- Vanno esclusi gli ultimi tre piani di ogni gruppo di otto.
- Il palazzo è di 53 piani.
Bonus:
- Come in molti palazzi di questo tipo negli States, per superstizione manca il piano numero 13.
Lo ha fatto in una riga di Python. Non subito.
Ho risparmiato del tempo? No, avrei potuto scrivere la lista a mano molto più velocemente. Il vincolo di pensare alla periodicità della struttura del palazzo mi ha dato una maggiore comprensione della struttura stessa. Ed è sempre buona cosa flettere i muscoli della programmazione.