La gggente è cresciuta convinta sotto sotto che la seconda parte di Universal Binary sia, certo, il riferimento a binario come sinonimo di eseguibile, ma anche il supporto per due piattaforme diverse di hardware e software.
Una nota di lettura davvero veloce mostra invece che Apple rende possibile, in linea di principio, eseguibili funzionanti in modo nativo su cinque piattaforme: PowerPC 32 bit, PowerPC 64 bit, Intel 32 bit, Intel 64 bit, Arm 64 bit.
E ci sono anche i sottotipi di piattaforma: soprattutto grazie a varianti di Arm si potrebbe produrre una mostruosa applicazione one size fits all capace di supportare diciassette piattaforme.
Le difficoltà pratiche contano, sicuramente, più di quelle teoriche. Potrebbero essere richiesti più stadi di assemblaggio dell’applicazione, da prodursi con più versioni di Xcode. Produrre un Intel-Arm è un conto, già allargare fino a PowerPC è un altro.
Nondimeno, una applicazione Mac ben scritta potrebbe oggi essere prodotta con compatibilità PowerPC e distribuita con sforzo da minimo a moderato. Se è mal scritta, è tutta un’altra faccenda. Non impossibile, comunque.
Quando uno sviluppatore indipendente tarda ad aggiornarsi, non è un buon segno. Quando manca di supportare le macchine più vecchie, è una cosa grave.