Probabilmente per carenza di attualità di rilievo, John Gruber ha rispolverato una recensione del primo iMac, datata 1998 (!). Vi si legge:
iMac non prevede un lettore di floppy disk per eseguire backup o scambiarsi dati. È una dimenticanza sconvolgente da parte di Steve Jobs, che dovrebbe saperla più lunga di così.
Matt Birchler su BirchTree ha citato un’altra perla:
Scommetterei che il 98 percento degli utenti di computer usa un floppy di tanto in tanto. iMac semplicemente li esclude e si rivolge a una “élite” disposta a pagare di più per avere di meno, se c’è sopra un marchio Apple.
E ha fornito in coda un proprio commento ironico, che riporta al tempo presente:
Come utilizzatore di iPad, questa citazione colpisce duro oggi così come fece allora.
Per giudicare la dotazione di un computer, ieri e oggi, si dovrebbero cortocircuitare ancora una volta tecnologia e arti liberali, per tirare in ballo Ennio Flaiano:
La felicità consiste nel non desiderare che ciò che si possiede.
In una recensione ci si dovrebbe concentrare su quello che c’è, non su quello che manca o sembra mancare. Quando si lamenta una mancanza, è probabile che si sia semplicemente rimasti indietro.