Dopo il test sui candidati presidenziali democratici americani, basato unicamente sulle scelte tipografiche della propria propaganda elettorale, Matthew Butterick ha applicato la stessa regola ai film nominati per il premio Oscar: unico metro di valutazione, l’eleganza e la riuscita della tipografia della locandina.
Non dico chi ha vinto, ma pare – non l’ho visto – sia un bel film e la coincidenza non è necessaria, ci mancherebbe, però nemmeno del tutto casuale.
In questi giorni c’è più bisogno di alfabetizzazione statistica, ma il virus passerà e torneranno anche gli skill che aiutano a vivere meglio perché in osservanza del bello e dell’esteticamente pregevole. Uno di questi è la tipografia. Gente in quarantena senza troppo da fare: studiare, studiare, studiare tipografia.