È appagante seguire Apple quando gli annunci restano fedeli a un principio base: niente chiacchiere vuote o concept esaltanti sulla carta che non diventeranno mai un prodotto.
A volte succede anche a loro, vedi AirPower. Fortunatamente è l’eccezione.
C’è da pensarci visto il gran parlare di realtà virtuale che si fa e del diffondersi di caschi e caschetti che vorrebbero creare una realtà alternativa immersiva ma sono invece sufficientemente scomodi per dare fastidio nella realtà consueta e risultare assai poco utili salvo casi limite.
Apple per fortuna non sembra seguire il treno dei desideri che all’incontrario va, direbbe Paolo Conte e va dritta per una strada sensata invece che seguire la massa. Come quando bisognava fare a tutti i costi un netbook e tirarono fuori iPad.
La realtà virtuale, oggi, non è matura per una fruizione di massa. E infatti Apple procede sulla strada della realtà aumentata, che al contrario potrebbe trovare un sacco di applicazioni utili e immediate.
Un passo per volta, senza fanfare o demo da luna park alla fiera di settore. Per esempio, fanno uscire Reality Converter per gli sviluppatori.
Chi sviluppatore non è può divertirsi e sperimentare con oggetti già pronti da appoggiare in realtà aumentata su un tavolino o una scrivania, grazie semplicemente a un iPhone decentemente recente.
Un altro modo di interpretare la tecnologia che cambia la vita. Un’altra realtà di sviluppo ed evoluzione al nostro servizio più che a quello degli acchiappaclic.