Devo dire ancora qualche cosa sul tema degli strumenti da usare a scuola primaria per introdurre i bambini al coding e al mondo del lavoro.
Piccola autopubblicità: ho scritto anni fa su Apogeonline di come George R. R. Martin scriva la saga delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, da cui arriva il Trono di Spade, su WordStar, un programma che compie giusti giusti quarant’anni, lo stesso che ha usato Arthur C. Clarke per scrivere la sceneggiatura del film 2010: Odissea due.
Mosca bianca? In un altro articolo di due anni fa ho segnalato un autore vincitore di premi Hugo e Nebula, fedele a WordStar.
Gente fuori dalla realtà? Dipende: nello stesso articolo, scrivo:
A quanti trovassero anacronistico il tema: interi settori professionali, se non lo richiedono, almeno suggeriscono una forte identificazione dell’atto di scrivere con un programma complesso per farlo (no, Word è bizantino e obeso; complesso è un’altra cosa). Leggere per credere Kieran Healy e la sua The Plain Person’s Guide to Plain Text Social Science.
Certamente ci sono scrittori, scienziati, giornalisti, ricercatori, studenti che, prima di conoscere i segreti del Ribbon di Word, sanno come si scrive un racconto, come si costruisce un articolo, come si struttura un testo e tante altre cose.
A scuola, insegnerei questo, più che Word. Anche usando WordStar, se mancassero i soldi per la carta igienica. WordStar funziona anche sul computer più scalcinato che si possa trovare al mercato delle pulci. Ci sono infinite scelte ugualmente potenti e persino più economiche, eh.