La Apple di questo secolo dispone di denaro pronta cassa in quantità sconvolgenti e c’è sempre qualcuno che spiega all’azienda che altra azienda dovrebbe comprare.
Fortunatamente, come racconta Above Avalon, Apple impegna la propria fortuna in modo diverso: acquista… se stessa. Anno dopo anno, vengono acquistate da Apple azioni Apple sul mercato e si va verso i quattrocento miliardi di dollari.
È facile vedere la situazione da un punto di vista meramente finanziario. Il riacquisto delle azioni tende ad aumentare il valore intrinseco di quelle ancora sul mercato e a garantire dividendi più elevati agli azionisti (paradossalmente spendendo meno in dividendi, visto che circolano meno azioni).
Preferisco vederla in altro modo e sognare una Apple impossibilmente, ma idealisticamente proprietaria di se stessa al cento percento. Libera di prendere decisioni coraggiose e operare per il lungo termine e nel modo più giusto, anche se nel breve magari significa una contrazione dei guadagni, qualche recensione negativa oltre che miope, profezie di sventura da parte di quelli che sanno tutto e mai azzeccano alcunché.
Il sogno è chiaramente irrealizzabile, per un motivo: possiedo una azione Apple e non sono disposto a venderla. Ma resta una direzione assai più salutare e positiva di acquisizioni buone solo ad avere un titolo grosso sui media.