Diffido delle funzioni di sistema legate alle abitudini personali e così ero scettico nei confronti di watch e del suo sistema di cerchi da completare facendo movimento, facendo esercizio e trovando modo di stare in piedi durante il giorno.
Mi sono ricreduto nel tempo. Il sistema è rilassato e rilassante; invece che dare ordini, tende a suggerire nel tempo buone abitudini. In nessun caso mi sono trovato a consultare febbrilmente watch per vedere a che punto erano i cerchi e invece il riepilogo del lunedì mattina è diventato una piacevole abitudine. È una cosa buona, insomma.
È rinfrescante leggere lo stesso tipo di considerazioni nella enciclopedica presentazione di iOS 12 di Federico Viticci su MacStories.
Il link porta direttamente alla pagina che tratta delle app e funzioni preposte a monitorare l’uso del sistema e porvi limiti. Raccomando in particolare là lettura di questi passaggi, anche se la recensione è tuta di livello molto alto; si vede chiaramente come il software non sia volto a cambiare le abitudini o imporre dei comportamenti, bensì a fornire informazioni. Se salta fuori che passi un sacco di tempo a scorrere la timeline di Facebook, sei tu a decidere che è troppo, o troppo poco, e decidere se orendere provvedimenti.
Il software non ti fa cambiare abitudini ma ti dà la base informatica per, eventualmente, farlo. È una differenza sottile ma importante, che Apple ha colto molto bene, sui dati di uso di iPhone/iPad come sui cerchi colorati di watch.