All’inizio del digitale abbiamo perso tutta la raffinatezza tipografica sviluppata negli quattrocento anni precedenti. I vantaggi superavano d’altronde le rinunce.
Passati quarant’anni dal primo computer personale, si comincia a colmare il divario e a portare la tipografia ricercata anche nel digitale, grazie ai Css e ai font via web.
È quello che domani distinguerà quelli bravi e anche i contenuti buoni: la tipografia personalizzata e scelta esplicitamente.
In quest’ottica, avere un sistema riconosciuto e universale per riprodurre su una pagina web la tipografia del proprio computer è un progresso. Marginale, eppure progresso. Se non altro perché la tipografia dei sistemi operativi è curatissima e c’è da imparare.
Ne scrive Craig Hockenberry su furbo.org e raccomando la lettura, che è semplice e veloce.
Faccio per primo autocritica e invito chiunque a curare la propria tipografia, o a capire come curarla.