Appena parli di innovazione, se lo fai seriamente, si possono aprire mondi. C’è chi cambia continente abbandonando posizioni di lavoro prestigiose e pagatissime e chi tira fuori aneddoti meno conosciuti sulla storia di una grande innovazione per spiegare che sono cose difficilmente pianificabili a tavolino nonché ostiche per il modus vivendi di qualsiasi impresa.
Stefano mi ha regalato un commento che ho apprezzato:
Considero innovazione quel servizio o oggetto che cambia di fatto il mio vivere quotidiano.
Che si porta dietro un corollario: è difficile fare innovazione così costante che il vivere quotidiano cambia in continuazione. Forse neanche tanto augurabile.
A chiosa di questa piccola rassegna di idee tre letture prese dagli archivi, per continuare a riflettere sulla materia: un test per (imparare a) distinguere tra novità, creazione, invenzione e innovazione; la disinvoltura eccessiva con cui si designa o meno l’innovazione e un pesce d’aprile.