Mi gioco subito il momento annuale di autoincensamento, per avere scritto a giugno quello che The Old Gray Lady ha scoperto a dicembre: certe app contengono software che, sia pure senza analizzare il parlato, riescono a identificare via audio parte del contesto in cui vengono usate, a scopo di profilazione pubblicitaria.
Disturba più che altro la presenza di app per bambini, i quali d’altronde non avevano bisogno di attendere le app per essere appetiti dagli inserzionisti.
Ciò detto, sempre leggere la descrizione di una app sullo Store. E ricordare che una app si installa senza avere accesso a microfono o fotocamera; siamo noi a darglielo, su richiesta esplicita.