L’applicazione migliore non è quella con più funzioni, né quella più semplice e neanche quella più personalizzabile, scriptabile o estensibile. È quella che raggiunge il miglior equilibrio tra tutte queste caratteristiche e, in conseguenza di ciò, potrebbe risultare utile al 99,99 percento degli utilizzatori, nonostante i suoi difetti (nessuna applicazione è esente da difetti).
Audacity 2.2.0, frutto di un gran lavoro da parte del team di sviluppo, si avvicina clamorosamente a essere quel tipo di applicazione, ove si parli di audio.
Unica nota di avvertimento, per tutti gli amici attenti all’accessibilità: la nuova versione del programma non ha ancora inserito il supporto di VoiceOver presente in quelle precedenti (ancora disponibili per lo scaricamento). Gli sviluppatori tuttavia si dichiarano impegnati ad arrivarci; servirà solo un poco di pazienza in più.
Esempi di altri programmi di questo tipo? Cyberduck, Gimp, Battle for Wesnoth. Non è un caso che siano tutti open source. Se nella frenesia natalizia scappassero cinque euro in una di queste direzioni, farebbe solo del bene alla causa. Nemmeno alla causa del software libero; a quella del buon software.