Chi è preoccupato del supposto proliferare di modelli di iPhone, in contrasto con la celebre matrice 2x2 che Steve Jobs disegnò al momento di rilanciare Apple, dovrebbe dare un’occhiata a questa chiarissima rappresentazione di come stanno le cose da un punto di vista opposto: quello dello sviluppatore che deve supportare le risoluzioni di più schermi diversi.
Viene fuori che i modelli veri e propri, in effetti, sono non più di sei. Due dei quali sono di fatto fuori mercato. Ho un iPhone 4S e trovare una app moderna che ci giri sopra, a parte quelle ovvie delle Google e delle Facebook, è una impresa.
Bonus: si capisce molto bene quale sia la vera ragione, eventualmente, per scegliere un iPhone X. Ha uno schermo incredibilmente ricco di pixel. Fisicamente, però è ultracompatto, poco più grande di un iPhone SE.
Uso un iPhone 5 e, se dovessi cambiare domani, molto probabilmente prenderei un iPhone SE, perché trovo ideale questa dimensione dell’apparecchio. Sarei disposto però a dare una possibilità a iPhone X, che offre molto di più in cambio di un ingombro solo marginalmente superiore.