A seguito delle discussioni sugli aggiornamenti non richiesti a Windows 10, l’autorità di tutela dei consumatori del Baden-Württemberg in Germania ha ingaggiato una battaglia legale con Microsoft. Dopo diciotto mesi di cause e due verdetti sfavorevoli, Microsoft ha rinunciato a proseguire la lite in tribunale e ha annunciato (solo là) che non eseguirà più aggiornamenti di sistema operativo senza il consenso dell’utente.
Prego di rileggere la parte in corsivo e rileggerla ancora. Implica che il consenso dell’utente è o è stato irrilevante nelle valutazioni di Microsoft e che l’azienda si riserva o si è riservata di fare quello che le pare con i computer degli utenti del suo sistema operativo, il quale secondo vari sostenitori consente a ciascuno di fare ciò che desidera in libertà, al contrario di quello che accade su altre piattaforme.
D’altronde si parla dell’azienda che crea un nuovo sistema operativo evoluto, ReFS, e poi (come mi faceva notare Sasha, che ringrazio) elimina la funzione di creazione di dischi ReFS dalle edizioni più diffuse di Windows, per lasciarla sulle edizioni che costano di più.
ReFS creation ability will be available in the following editions only: Windows 10 Enterprise and Windows 10 Pro for Workstations pic.twitter.com/9oKhTpZ7YQ
— Tero Alhonen (@teroalhonen) August 21, 2017
A me sembrano disservizi e notevoli. Però forse vivo in un mondo parallelo.