Panic Software ha pubblicato la propria relazione sull’andamento del 2016, di cui consiglio la lettura. È gente che lavora bene, con ottimi prodotti e uno spirito assolutamente invidiabile, sulla breccia da vent’anni.
Tra numerose buone notizie e qualche annuncio di prodotti e aggiornamenti futuri, c’è il riepilogo di una decisione che a me è particolarmente dispiaciuta: la fine di Status Board, app che mi è sempre piaciuta molto.
Purtroppo, dice Panic, hanno sbagliato nell’immaginarsi il tipo di clientela e probabilmente anche il prezzo: nella sintesi del Ceo Cabel Sasser,
Le aziende preferiscono comprare uno schermo da tremila dollari che la nostra app da dieci.
Li capisco: io stesso, primo sostenitore di Status Board, in effetti non sono riuscito a combinarci niente di veramente utile. Avrei dovuto dedicare più tempo e risorse di quanto è accaduto.
Il che porta a considerazioni su professionismo e utenza evoluta che credo tirerò fuori al momento di commentare gli annunci di Apple in merito a Mac Pro e contorno.
Nel frattempo, Do Panic. Fanno gran software che merita.