Se Panic Software ha sulla propria sede di Portland un’insegna a colori che qualunque passante può modificare, Adobe ha in cima a un proprio palazzo di San Jose quattro grandi Led che trasmettono codici in attesa di essere decifrati.
L’ultimo, in ordine di tempo, è stato risolto da un insegnante del Tennessee: le quattro fonti di luce trasmettevano una codifica dell’audio dello sbarco del primo uomo sulla Luna.
Uno dirà che sono perdite di tempo o sprechi di denaro, o altro. Può essere: difficile difendere la trasmissione di un codice segreto ai passanti.
Al tempo stesso noto che l’insegnante ha vinto una camionata di software e supporto per la propria scuola, per Adobe è tutta pubblicità positiva a bassissimo costo e non c’è niente di male in tutto questo.
Certo, quando vedo un codice segreto mi esalto ed esagero. Al tempo stesso, c’è qualcosa di stuzzicante nella vicenda: sei per strada nella tua città, tutto è come sempre, ma – volendo – puoi acuire i sensi e trovi una piccola ma interessante sfida a portata di mano. È un invito a mantenere la curiosità, a restare aperti a una possibile sorpresa, alla fine si tratta di trasmissione di ottimismo e fiducia più che di enigmi en plein air.