Ritorno sul frusto tema Apple si dimentica dei professionisti per via di un interessante articolo di Horace Dediu sullo stato dell’ecosistema Apple.
Una serie di grafici riassume l’andamento dei ricavi dei servizi come vendita di musica, app, libri eccetera.
Si nota che le Pro Apps rappresentano una fonte di ricavo minima rispetto al totale. La cosa più interessante è che in termini assoluti questi ricavi sono piuttosto costanti negli anni. C’è stato un certo incremento attorno al 2010-2011 (presumibilmente quando Apple, secondo molti, si preparava ad abbandonare Mac per pensare solo a iPhone e iPad) e recentemente una flessione… che porta i valori ai livelli del 2006-2007, quando iPhone e iPad non c’erano e, sempre secondo il meme, i professionisti non venivano trascurati.
Scoprire, cifre alla mano, che le app professionali sono una fonte di ricavo costante nel tempo fa pensare che forse tutta questa fuga di professionisti non sia avvenuta. E anche che sia relativamente costante nel tempo il valore della fornitura.
[L’amico Akko ha lanciato il progetto di un uberlibro sul mondo Apple, diverso e nelle intenzioni migliore dall’offerta editoriale che si è vista sino a qui. Il progetto ha bisogno di essere divulgato e finanziato per riuscire.]