In questi giorni penso con affetto a tutti quelli che stanno su una vecchia versione di OS X essenzialmente per partito preso, adducendo pretese di incompatibilità del software o altre questioni che sono autentiche nell’uno percento dei casi e, per il resto, sono partito preso.
Magari gli venisse la voglia di passare a Windows. Dove Microsoft sta imponendo praticamente a qualunque PC sul pianeta di passare a Windows 10 e, per buona misura, è arrivata a truccare la finestra di dialogo che annuncia l’installazione in modo tale che, se uno la chiude, avviene l’installazione.
È una cosa di enormità tale che perfino un fanatico semilobotomizzato come Paul Thurrott ne parla in termini che non ammettono discussione:
Qui la violazione della fiducia è quasi indescrivibile.
In pratica, Windows 10 si installa comunque sul computer di chiunque, volente o nolente, osservi una minima disattenzione all’interfaccia di installazione.
(La possibilità di chiudere una finestra di installazione senza fare esplicitamente un clic su un pulsante Installa o un pulsante Non installare è un perfetto esempio degli abominî di interfaccia utente che Windows perpetra da decenni, ma è un altro discorso)
E non è esattamente una installazione indolore. È Windows. Il computer può restare inutilizzato per molto tempo. Possono venire a mancare driver essenziali (Samsung sconsiglia di installare Windows 10). Poiché l’installazione può avvenire contro la volontà dell’utilizzatore, può avvenire in una circostanza critica o sfavorevole. Eccetera.
E per oggi Windows 10 è gratis, per tutti, evviva. Dall’anno prossimo, Microsoft passerà a battere cassa e se ne vedranno delle belle.
Chi preferisce stare su Mavericks e si lamenta che Apple è cattiva e pratica l’ obsolescenza programmata, veramente non sa che cosa sia il mondo là fuori.