Diciamo che fai l’attrice e hai un iPhone. Improvvisamente diventano pubbliche tue foto private in cui sei nuda, presumibilmente presenti sul tuo iPhone, con relativa copia di sicurezza su iCloud. A commento, scrivi un tweet di questo tenore:
Thank you iCloud🍕💩
— Kirsten Dunst (@kirstendunst) September 1, 2014
Nonostante Apple affermi che iCloud non è stato violato, grazie a reazioni come questo tweet, fioccano titoli come Lo scandalo delle foto delle celebrità nude mette gli utenti di iCloud sulla difensiva.
Molti mesi dopo si appura che un trentaseienne ha spedito posta fintamente proveniente da Apple o Google alle celebrità in questione, per farsi dare le coordinate dei loro account. Il trucco gli ha permesso di forzare 50 account iCloud e 72 account Gmail (naturalmente nessuno ha titolato di utenti Gmail sulla difensiva).
In pratica, le tue foto private volano su Internet perché hai fornito la tua autenticazione iCloud a uno sconosciuto che si è spacciato per un’azienda.
Questo prova in maniera definitiva la tua intelligenza fuori dal set.