Prima o poi capita di trovare qualcuno convinto che Apple pratichi obsolescenza programmata e ricorra ad accorgimenti ai limiti del lecito per spingere al cambiamento sempre più frequente, possibilmente compulsivo, dell’hardware.
Prendiamo per esempio iOS 9. Apple lavora a un complesso di funzioni noto come App Thinning, snellimento delle app.
Una di queste funzioni è Slicing, l’affettato. In soldoni, quando scarico la app da App Store mi arrivano solo le parti della app necessarie al funzionamento sul mio sistema. Così l’ingombro della app è minore e tutto funziona comunque.
Un’altra è Bitcode. In breve, invece che mandare ad App Store il file eseguibile della app che voglio vendere, mando una sua rappresentazione in bitcode, un formato intermedio. La compilazione la esegue al volo App Store quando qualcuno vuole la app e viene eseguita secondo le specifiche più recenti e aggiornate; in questo modo la app non ha bisogno di essere periodicamente aggiornata con il cambiare delle architetture e delle specifiche, ma solo per inserire nuove funzioni o miglioramenti.
Poi ci sono le On-Demand Resources. Supponiamo di avere scritto un gioco con millemila livelli e un sacco di grafica. Possiamo mettere la grafica relativa a ciascun livello nelle On-Demand Resources. Così chi scarica la app si troverà su disco solo i primi livelli (poniamo). Se non giocherà mai più a quel gioco, non avrà su disco i millemila livelli e la grafica relativa. Se invece si appassiona e va avanti, il programma scaricherà la grafica man mano che si avvicina il momento in cui servirà. Anche questo secondo i criteri dello Slicing: su un iPhone gli sfondi di gioco creati per iPad non verranno caricati. Questo consente di avere app in partenza ancora più piccole.
Ecco. Leggendo, mi convinco che sono funzioni mirate a migliorare la mia esperienza di uso di iPhone 5 da sedici gigabyte, dove avere app più piccole, con lo spazio ridotto all’osso, è vitale. iOS 9 aumenta l’aspettativa di vita del mio iPhone 5, quasi tre generazioni indietro all’attualità.
Però Apple pratica l’obsolescenza programmata. Perché sia vero basta raccontarselo, o servono anche riscontri fattuali?