A poterlo spiegare è più che mai titolata Molly Watt.
Testo bianco su fondo nero. Configurabilità delle scorciatoie e delle schermate. Facilità di comunicazione con altri attraverso la ghiera digitale o la trascrizione di parlato in testo.
La possibilità di essere avvisati da una vibrazione che è arrivato un messaggio, senza il rischio di perdere la vibrazione dato che iPhone è in tasca. E poi…
Posso ricevere indicazioni senza guardare o sentire, tramite gli impulsi tattili che mi arrivano da watch: dodici impulsi significano girare a destra, tre coppie di due impulsi ciascuna significano girare a sinistra.
Molly è affetta da Sindrome di Usher; sente solo con aiuti meccanici e vede abbastanza male da essere legalmente cieca.
Era orgogliosa del suo orologio meccanico con quadrante tattile che le consentiva di leggere l’ora senza doverla chiedere.
watch le consente qualcosa in più, come potersi spostare in modo largamente indipendente grazie alle mappe e ai feedback del computer da polso o poter inviare molto rapidamente codici prestabiliti a parenti e amici se si trova in una situazione di difficoltà.
Francamente watch avrebbe un senso anche se Molly fosse l’unica persona sul pianeta a usarlo. Poi si possono aggiungere gli altri milioni.