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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

2 mag 2015

Fate di conto

A proposito del declino delle vendite di iPad che continua a tenere banco, si segnalano gli interventi di Dr. Drang, che studia il fenomeno applicando il concetto della media mobile e di Kieran Healy con la regressione locale.

La cosa affascinante, anzi, (che appare al profano) fatata è quanto si possa raffinare l’analisi – e pure la rappresentazione grafica – di una serie di dati di vendita trimestrali. Molto spesso si tende a ragionare come se l’istogramma fosse la conclusione del ragionamento, quando invece è solo la partenza.

Si può guardare su GitHub al codice sorgente usato da Healy. Se qualcuno sta leggendo con un occhio alla sua professione futura o crede nel miglioramento costante delle proprie capacità, questo è un bel pezzo di futuro. I data scientist saranno figure sempre più apprezzate e arriveranno anche a essere richiesti dalle aziende, non solo dalla ricerca e dalle università. E anche dalle aziende piccole. Anzi, più è piccola, più servirà il data scientist.

La grandezza dei tempi che viviamo – ovviamente visti con il bicchiere mezzo pieno – sta nel fatto che un pezzo di software come R è libero, gratuito e ovviamente disponibile su tutti i computer, compresi Mac, iPhone e iPad.

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