Come anticipato, inizio la traduzione di un tomo consistente sulla programmazione in iOS.
Mi aspettavo di utilizzare LibreOffice. Invece l’editore mi ha messo a disposizione file perfettamente formattati in… Pages.
La complessità del libro, più di trecento pagine fitte di listati, tabelle, rimandi, note a pié di pagina, inserti è rimarchevole.
L’idea di Word come software professionale contrapposto agli altri che non lo sono, di cui è impossibile fare a meno, che tocca usare anche controvoglia eccetera. Il novantanove percento di chi lo sostiene potrebbe farne a meno nel novantanove percento dei casi. E il novantanove percento delle volte sarebbe meglio per tutti.
Fatti i calcoli, Word serve davvero tre volte su cento. Il resto è illusione o autocondizionamento.
(Tutto ciò non toglie che sia cosa buona, giusta e doverosa sostenere attivamente LibreItalia e il software libero).