Storia faziosa ma deliziosa, pubblicata da Ars Technica, quella del match cestistico tra Chemnitz e Paderborn.
Alle 18, un’ora e mezzo prima della partita, i dirigenti del Paderborn accendono il portatile che governa il tabellone elettronico. Durante il riscaldamento il computer si blocca.
Viene riavviato alle 19:20, dieci minuti prima dell’inizio ufficiale, e inizia automaticamente a scaricare aggiornamenti nonostante i dirigenti non abbiano dato alcuna istruzione in merito.
Le procedure finiscono alle 19:55, venticinque minuti dopo l’orario previsto e dieci minuti oltre il ritardo massimo previsto dalla federbasket tedesca.
Così Chemnitz perde ma fa ricorso, e vince a tavolino. Paderborn viene penalizzata di un punto in classifica, il che la condanna matematicamente alla retrocessione.
Patrick Seidel, direttore generale del Paderborn, dichiara di comprendere il comportamento di Chemnitz e sottolinea che loro hanno battuto quella squadra sul campo due volte, a parte questo episodio che niente ha a che fare con lo sport.
Ha anche dichiarato che il portatile Windows in dotazione alla squadra sarà rimpiazzato da un portatile Apple.
Puntare in alto è anche questione del giusto equipaggiamento.