È stato annunciato un MacBook completamente nuovo, che sfida i sensi per quanto è piccolo e leggero, con una serie di novità che in altri tempi avrebbero fatto parlare per settimane come notizia principale. Il trackpad ha compiuto un salto tecnologico; la tastiera pure; la batteria anche; la ventola… è sparita. Dentro un involucro che pesa meno di un chilo e supera di poco il centimetro nel punto di massimo spessore.
Una macchina quasi impalpabile, che ti fa toccare i bit direttamente con mano, senza la fastidiosa interposizione dell’hardware a ricordare che le nostre idee devono purtroppo sempre rapportarsi alle limitazioni della fisicità. Vien voglia di tenerla in mano solo a vederlo sul sito.
Alcune delle novità sono percolate nei nuovi MacBook Pro 13” Retina. Nel frattempo tutta la gamma ha ricevuto uno speed bump.
Una volta sarebbe stato il piatto forte. L’altroieri, un antipasto.
Mac cresce da dieci anni più della media del mercato. MacBook 12” è una meraviglia tecnologica come da tanto non si vedeva. E neanche sostituisce MacBook Air, come ho erroneamente pensato.
Dall’azienda che pensa solo a vendere iPhone.