Anni fa aspettavo il passaggio al nuovo millennio con sguardo quasi mistico. A distanza dall’evento, è stato un momento come gli altri.
Ciò non toglie che la capacità di conteggiare il tempo e di festeggiare, ossia interrompere straordinariamente l’abitudine quotidiana, distingua l’uomo da qualsiasi animale e sia uno dei contrassegni della civiltà. Guardare l’orologio e il calendario che completano un ciclo merita un attimo di riflessione e un pensiero al nuovo ciclo in arrivo.
Che bello se fosse per tutti un anno di nuovi orizzonti, da contemplare se non raggiungere o addirittura realizzare (rendere reali).
Il mio cenone avrà tre portate principali. La prima, The Calendar FAQ di Claus Tøndering. È la risorsa più chiara e completa esistente sui calendari, le ricorrenze, la misurazione del tempo e come si è modificato nella storia. Oltre a contenere una quantità smisurata di nozioni interessanti, trabocca di curiosità. Ci sono persone morte prima di essere nate, mesi durati dieci giorni e tra mille modifiche e metodi di conteggio qualcosa che nessuno è mai riuscito a modificare: la scansione settimanale. Conoscere davvero il tempo che scorre: bell’orizzonte. Se non altro, perché tutti festeggiarono il 2000 e ben pochi il terzo millennio, iniziato a Capodanno 2001.
La seconda portata è il filmato a passo uno dell’astronauta Alexander Gerst, che ha legato 12.500 fotografie scattate dalla Stazione Spaziale Internazionale in un filmato di sei minuti e mezzo. Se c’è un nuovo orizzonte che ha bisogno di essere riscoperto è quello spaziale, l’unico che può portarci avanti nel senso del progresso. Checché ne pensino i nati ieri che hanno scoperto lo spazio grazie alla bravissima Samantha Cristoforetti, abbiamo da vincere sfide poste già cinquant’anni fa. Avere un apparecchio con iOS 8 e la funzione di passo uno (time-lapse) dentro la fotocamera, e non avere un treppiede, vuol dire che abbiamo lasciato una cosa a metà. Da Glif in poi ce ne sono millemila, anche per iPad. Questo è un proposito del nuovo anno molto più valido che quello finto di dimagrire.
Per finire, qualcosa di più leggero e curioso, ChallengePost: una comunità di programmatori che sfidano e si sfidano a colpi di Html, costruendo le applicazioni più utili, divertenti, improbabili, spettacolari, ingegnose, esoteriche, perché-non-ci-ho-pensato-prima, da far girare su un computer, un orologio, una lavatrice, qualsiasi cosa con dentro un processore. Nel futuro che ci aspetta, tutto conterrà un processore.
Non facciamolo aspettare oltre. Auguri.