Quasi spassoso il pezzo di Daniel Eran Dilger su AppleInsider di un ormai lontano 26 settembre eppure sempre valido per la tematica: le invenzioni dei siti spazzatura che finiscono per raggiungere l’effetto opposto a quello previsto.
Esempio da manuale e pure attuale, l’ovvio bendgate relativo a iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Tra le polemiche e gli scandali, i nuovi iPhone sono partiti con dieci milioni di esemplari in tre giorni e un ottimo esordio in Cina. Finirà che iPhone 6 diventerà un bestseller esattamente come è successo a iPhone 4S, quello con l’antenna che non funzionava secondo i più.
L’anno scorso di questi tempi si scriveva al ribasso dell’adozione di processori a 64 bit per iPhone e iPad, con Qualcomm a parlare di fuffa da marketing e Samsung a dichiarare pubblicamente di essere leader in un’offerta di computing a 64 bit che così Dilger commenta:
Un anno dopo, non solo Apple è l’unico produttore di apparecchi da tasca con apparecchi a 64 bit realizzati in massa, ma batte in prestazioni i prodotti di Samsung, Lg e Motorola, tutti con processori Qualcomm, nonostante usi la metà dei nuclei di elaborazione, frequenze di clock inferiori e molta meno Ram, il che risulta in una autonomia migliore.
Stabilito che parlare male senza merito di aggeggi si ritorce contro i concorrenti di quegli aggeggi, se solo succedesse anche ai siti che inventano scandali inesistenti puramente per denaro facile.