Leggo sul New York Times.
Sei colpevole di pedopornografia, abusi su minori, zoofilia o invio di spam. Sei un criminale. L’Fbi ti impedisce l’accesso al telefono e il solo modo di riottenere l’accesso ai tuoi dati e pagare qualche centinaio di dollari.
Il messaggio – o sue variazioni – è apparso solo questo mese su migliaia di apparecchi Android. Il messaggio sostiene di pervenire dall’Fbi o da aziende di cibersicurezza, mentre in effetti è opera di hacker dell’Europa orientale che stanno compromettendo terminali con una forma di malware particolarmente perniciosa, chiamata “ransomware” in quanto tiene come ostaggi gli apparecchi delle vittime sino a che viene pagato un riscatto.
Ransom sta appunto per riscatto.
Comincio a pensare che tanta comunicazione Android, riflettuta nei dialoghi delle persone, sempre nelle corde lo prendo perché costa meno, sia invece un ricatto.
Te lo faccio pagare meno e intanto ti lascio esposto al peggio che può capitare navigando in rete. Per quello che ti è costato, non mi impegno certo a renderlo sicuro.
Incredibile che ci caschino a centinaia di milioni.