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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

24 feb 2014

Varie da viaggio

È un periodo di grandi spostamenti. Mi trovo a Malpensa a collegarmi al Wi-Fi dell’aeroporto, amministrato da ViaMilano. Mi scordo di essermi già registrato e reinserisco la mail già usata. Il messaggio di errore che appare è…

Email just present.

Totò e Peppino, attuali come mai.

Ho tenuto una presentazione in ambito aziendale grazie a iPad e Keynote, registrandola con iPhone. Prima di iOS 7 – e il nuovo Keynote – riuscivo ad avere in funzionamento parallelo su iPad anche il programma di registrazione audio. Adesso li sto provando uno dopo l’altro, ma nessuno resta in funzione e si spegne dopo pochissimo. Il sospetto è che su un iPad di terza generazione cominci a fare difetto la Ram e così il sistema operativo, per tutelare Keynote, termini spietatamente tutto quello che pretende di stare a funzionare dietro le quinte.

L’aggiornamento di Textastic su iPad per iOS 7 è una bellezza. Mi riprometto sempre di iniziare ad approfondire Pythonista, però sono debole e cedo davanti a una gioia per gli occhi. I miei, almeno.

Due conti dietro una busta? Calca. Ne avevo accennato tempo fa, editor Markdown che elabora calcoli numerici. Mi sono liberato di tutte le calcolatrici che potevo.

Anche di D&D Lords of Waterdeep avevo già parlato. Sottoposto a collaudo vero durante spostamento in aereo e rete assente: bello, bello, bello. Gioco da tavolo con ambientazione fantasy. Chi gradisce il genere scoprirà una perfetta realizzazione su iPad. Non sono riuscito a trovare pecche nell’amministrazione della meccanica di gioco e soprattutto iPad serve a fare quello che veramente va fatto: eliminare la complessità della gestione dei punteggi, dei mazzi di carte eccetera. Devo ancora impratichirmi, mi si batte facile e mi si trova come lux. Insomma, posso elargire una soddisfazione di gioco.

Paolo Attivissimo tira in ballo il Pensiero Unico di Apple per via di un suo problema con i calendari di Google, che trova soluzione su Google: per me è finora la migliore prestazione allucinata del 2014.

Sì, il viaggio è stato lungo.

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