Abbinamento tra un sito di straordinarie foto scattate nelle Terre Alte scozzesi con un iPhone 5S e l’eccezionale racconto del New York Times sul giorno in cui Steve Jobs annunciò iPhone a Macworld Expo di San Francisco, il 9 gennaio 2007.
Il laboratorio di dieci metri quadrati allestito dietro il palco. Gli iPhone programmati per mostrare sempre cinque tacche a video qualsiasi cosa succedesse. Gli iPhone, perché il software era provvisorio e nessuna delle unità funzionava abbastanza a lungo senza avere un problema. Per cui Jobs aveva più unità a disposizione e, quando una faceva i capricci, ne prendeva un’altra.
La torre cellulare portatile installata da At&T per avere una ricezione forte. Le basi wireless truccate per operare su frequenze radio usate in Giappone e non negli Stati Uniti, in modo che nessuno in sala le trovasse. Tre diverse versioni preliminari di iPhone progettate tra il 2005 e il 2006. Sei diversi prototipi dell’iPhone finale, ognuna leggermente diversa dalle altre per hardware e software. Il primissimo prototipo di schermo sensibile al tocco multiplo realizzato… su un Mac. E un prototipo realizzato veramente come aveva scherzato Jobs sul palco, con i chip radio inseriti in un iPod che telefonava usando la rotella. E avanti così.
Sei una superstar nel tuo ruolo attuale. Ho un altro progetto che vorrei tu prendessi in considerazione. Non posso dirti che cosa riguarda. Posso solo dirti che devi rinunciare a serate e fine settimana e lavorerai più duro di quanto tu abbia mai fatto nella vita.
E poi uno dovrebbe pensare ad Android perché costa meno. Voglio qualcosa che è stata realizzata da gente che ha dato il massimo, non che ha fatto economia. Finisce che nel giro di qualche anno arrivi a scattare grandi foto dalla Scozia, piene di luce.