Questo post è stato scritto con la beta di Pages su iCloud, su Safari.
Niente di speciale in sé; prima di accumulare le migliaia di parole già prodotte con un browser grazie a Google, iCloud ha da mangiarmi un bel po’ di pagnotte.
Tuttavia potrebbe diventare una interessante alternativa a lanciare Pages sulla scrivania di Mac, che occupa risorse e memoria, mentre invece questa è semplicemente una pagina in più aperta con Safari.
Il tema è meno ozioso di quanto sembri. Per esempio mi è appena arrivato l’invito per la beta di Editorially, servizio specializzato per lo scrivere che offre solo testo, ma con compatibilità Markdown, lavoro collaborativo e commenti. Tre cose che questo Pages non ha.
Siamo lontani anni luce dalla comodità assoluta di un BBEdit. Ma guai a pensare di non avere più bisogno di strumenti nuovi.
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