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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 lug 2013

Quando l'embedding si fa duro

iPad ha favorito evolutivamente una nuova specie, dal tratto distintivo della testa durissima con la quale si affrontano ostacoli tipici dell’uso della tavoletta, fino a superarli con un misto di intuizione, pervicacia e fortuna.

Avevo due blog da aggiornare, entrambi basati su un Wordpress fortemente personalizzato (in due modi diversi). Ce l’ho fatta ricorrendo a una pluralità di strumenti.

I due blog erano stati predisposti prima di abbandonare la scrivania, impostando su Mac le parti personalizzate e più fastidiose da trattare su iPad, quelle che le app specializzate elaborano poco o male e Safari è poco indicato per lavorare sul piccolo schermo. E anche le immagini, capitolo già risolto ma farraginoso. Niente che non avrei potuto fare autonomamente su iPad, ma partenza lanciata invece che a freddo.

Il lavoro principale è stato svolto in Blogsy. E sarebbe bastato se non avessi avuto da fare embedding (intarsio) di un tweet e di una presentazione SlideShare.

Oltre a Safari e alla app Twitter, ho dovuto chiamare in causa anche Kiss My Agent.

Su Slideshare si è arreso anche lui, per un problema di rendering del codice Html. Allora ho barato spudoratamente: mediante LogMeIn ho preso il controllo del mio Mac, a casa in attesa vigile, e l’ho messo al lavoro, facendo produrre a lui il codice che mi serviva.

Testa dura, mani su iPad, missione compiuta.

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