Una eventuale ragione per comprare Vesper potrebbe essere, certo, disporre su iPhone di un bel sistema di immagazzinamento e prioritizzazione di note testuali o miste.
Quella vera è che gli autori della app hanno raccontato con dovizia di particolari come è proceduto lo sviluppo: una vera serie di lezioni da inserire nel master di progettazione delle applicazioni.
Per esempio la parte sul design.
Ogni interazione, pixel e riga di codice è stata attentamente considerata, e nessuna cosa fatta era troppo preziosa per non essere gettata via [se inadeguata].
Le citazioni dovrebbero essere decine. Solo un’altra:
John [Gruber] odiava la sfumatura [di arancione] che avevo scelto e ha passato letteralmente giorni a iterare fino a trovare esattamente l’arancione giusto per Vesper.
Alla fine del post si vede una schermata di icone candidate all’applicazione. L’idea suggerita da Gruber è che creare Vesper avrebbe dovuto somigliare più a girare un film che a scrivere una app. Ci hanno scherzato sopra fino a creare una locandina.
È una storia che dà un sacco da imparare.