Le conversazioni audio su Skype non erano ascoltabili da un, chiamiamolo, osservatore indipendente.
Poi Skype è stato acquistato da Microsoft e pare che certi difetti del software siano stati finalmente migliorati.
Un mese dopo l’acquisto, a Microsoft è stato riconosciuto un brevetto riguardante l’intercettazione silente di comunicazioni di telefonia digitale.
Vari hacker hanno affermato a maggio che Microsoft ha modificato l’architettura di Skype per facilitare l’intercettazione. Non sono deliri di pazzi chiusi in una cantina, tanto che – seppure in forma interrogativa – sono arrivati su Forbes.
Microsoft non ha confermato né smentito.
Suggerire di evitare Skype è una battaglia persa. Sono tempi in cui la comodità prevale sul bene comune. Comunque, a parte soluzioni come Messaggi di Apple, ci sono strumenti open source come Jitsi, che consentono la telefonia via Internet e le video e audiochat, compresa la cifratura se necessario. Scaricare Jitsi è gratis e funziona su qualunque desktop, anche se va complementato su computer da tasca da qualche altra app VoiP.