Tale Paul J. Miller se ne va da Engadget, acquistato da Aol, e scrive la lettera d’addio, comprendente il seguente paragrafo:
Mi piacerebbe proseguire questo lavoro per sempre, ma sfortunatamente Engadget è proprietà di Aol e Aol si è dimostrata partner poco disponibile nell’evoluzione di questo sito. Non ci vuole un veterano dell’editoria per capire che Aol ha il cuore nel posto sbagliato rispetto ai contenuti. […] Aol vede il contenuto come pretesto per vedere pubblicità. Potrebbe rendere (sebbene ne dubiti), ma non promuove buon giornalismo né buon intrattenimento.
Il buon giornalismo e la buona informazione sono risultati di un connubio equilibrato e di qualità tra contenuti e informazione.
Leggi quello che ti pare. Ma se è solo un pretesto per vendere pubblicità, realizzato alla svelta e male, sappi che vale poco. E per loro vali poco anche tu.