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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

6 nov 2010

Niubbi e snobbi

Sto insegnando Mac più del solito in questo periodo e mi rendo conto del divario immenso che c’è tra noi cosiddetti alfabetizzati informatici e chi invece non possiede questo bagaglio di nozioni.

Siamo cresciuti educati ai file, alle cartelle, ai percorsi, ai driver, ai menu contestuali, alle interfacce di configurazione. Poi incontri qualcuno (un niubbo, lo si chiama nei forum) che non ne sa niente e ti chiede dove stanno i documenti. Cominci a rispondere e ti rendi conto che la risposta cercata non è una dissertazione sugli alberi di directory, ma la rivelazione che nei computer esiste un coso che immagazzina i dati e non li perde al momento di spegnere. La differenza tra memoria di massa, disco, e memoria di lavoro, Ram, può costituire una traversata concettuale pari a quella di Colombo con le caravelle.

Sento gli snob che schifano le funzioni prossime venture di Lion: Launchpad, Mission Control, Mac App Store. Sono robe troppo semplici, si sacrificano i professionisti, giocattoli per bambini e grazie al cielo che non si aggiunge il suffisso scemi.

La verità è un’altra. Lion, che sarà più semplice di Snow Leopard, sarà ancora troppo difficile. Siamo solo noi, nati meccanici per necessità, a non renderci conto che smanettare dentro il motore non ci fa andare più lontano, solo passare più tempo in officina. E se sei professionista, va là che Photoshop o FileMaker ci saranno sempre (sai che AutoCad è tornato dopo tredici anni di assenza, proprio ora che il Mac sacrifica i professionisti?). Invece che lamentarti, impara un po’ di Terminale. Se proprio snob, almeno con ragione.

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