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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

22 ott 2010

Siccome non durerà

Asymco ha prodotto un grafico impressionante dell’andamento di Apple.

Bisogna tenere conto del fatto che il trimestre estivo, che ha fatto sfondare i venti miliardi di dollari di fatturato, non è il trimestre vacanziero, quello più forte dell’anno (la variazione stagionale è chiarissima nel grafico).

È altrettanto chiaro che neanche un successo interplanetario permetterà ad Apple di superare certi limiti di crescita. A un certo punto qualche statistica si livellerà, qualche curva si appiattirà, qualche prodotto risentirà della concorrenza o riscuoterà meno favore dal mercato.

In quel momento sarà d’uopo ricordarsi dell’oggi. Nessuna azienda, in nessun campo, in nessun modo, è riuscita a fare quello che ha fatto Apple dal 2001 al 2010. Quanto è tornato Steve Jobs nel 1997, il piano era consentire la sopravvivenza di Apple con sei miliardi l’anno.

Oggi nel trimestre estivo se ne sono incassati venti e l’azienda ha cinquanta miliardi di dollari nel cassetto. Come dire che se domani tutte le vendite crollassero istantaneamente a zero Apple potrebbe tranquillamente tirare avanti con i risparmi fino al 2020 o giù di lì.

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