Macity ha deciso di informare che Melinda Gates, moglie di Bill, in una intervista al New York Times del 22 ottobre ha dichiarato di tenere fuori dalla porta di casa i prodotti Apple.
Un notizione. Stretta attualità.
Così scriveva il Los Angeles Times il 2 marzo 2009, un anno e mezzo fa:
Ci sono poche cose proibite a casa nostra, ha dichiarato Melinda Gates, ma iPod e iPhone sono due cose che non prendiamo per i nostri figli.
Così Macity descrive la situazione:
«Signora Gates - insiste la Solomon - lei ha un iPod». «No - è la risposta sintetica di Melinda Gates - ho uno Zune». «E quindi non ha neppure un iPad», incalza la giornalista del New York Times. «Ovviamente no», risponde altrettanto ovviamente la risoluta Melinda.
Questo è il testo vero:
Lei ha un iPod, che è prodotto da Apple? No, ho uno Zune.
Ha un iPad? Naturalmente no.
La giornalista insiste, poi incalza, intanto Melinda fa la risoluta. È tutto inventato.
Il formato è quello di una pratica giornalistica usuale: l’intervista via email, o al telefono, o via fax. Tanto che l’articolo non aggiunge alcuna descrizione di colore o di ambiente, proprio perché l’intervista non si è materialmente svolta in alcun luogo.
Roba riciclata e insaporita per coprire l’odore di marcio. Chi mangerebbe in un ristorante dove servono roba del genere?